Autoabbronzanti & Co. Piccoli trucchetti

Una delle cose che ho subito notato dal mio arrivo a Dublino (già a Dicembre) è stata la quantità di autoabbronzanti presenti tra gli scaffali di profumerie e supermercati.
Le irlandesi o per lo meno le “dubliners” sono letteralmente fissate con l’abbronzatura finta, la “fake tan“. Non importa se con lampada, terre, creme colorate, spray, devono essere abbronzate.
Ovviamente non parlo di tutta la popolazione femminile, mi riferisco a quelle piú trendy, quelle che l’inverno vanno in giro in leggings e UGG, che il venerdí pomeriggio vanno da Inglot e da Mac a farsi fare il trucco, quelle che per cotonarsi i capelli usano una boccetta intera di lacca. Detta cosí sembra una versione nordica di Jersey Shore, in realtà qui sono meno volgari ed i make-up sono sempre molto belli e mai mascheroni (ma semmai, ve ne parlerò in un altro post).

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Comunque, dicevamo degli autoabbronzanti.
Io credo di non aver mai visto cosí tanti prodotti tutti insieme, ci sono quelli che danno l’effetto temporaneo (vanno via con acqua e sapone) oppure gli spray, le lozioni e le creme che danno l’effetto graduale e prolungato nel tempo. Quasi sempre c’è in dotazione o da comprare a sé, il guanto per la stesura, per non impiastricciarsi e lasciare strani segni sulle mani.

Le marche più usate sono: St. Tropez, St. Moriz, Xen-Tan, Fake Bake, Sally Hansen, Vita Liberata e quella dal packaging più sfizioso Cocoa Brown Tan, oltre alle varie Garnier, L’Oreal ecc.
Insomma c’è veramente l’imbarazzo della scelta e di prezzo.

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Piccoli Consigli.

Le cose fondamentali da sapere prima di utilizzare questo genere di prodotti sono:

. Fare uno scrub su tutto il corpo un giorno prima dell’applicazione, insistendo maggiormente su ginocchia e gomiti. È un passo fondamentale per togliere le cellule morte, rinnovare la pelle e creare una buona base su cui andare con i vari prodotti.
Lo scrub è importantissimo anche prima e durante i mesi estivi per tenere sempre “viva” l’abbronzatura naturale.

. Idratare la pelle tutti i giorni e poco prima dell’ applicazione, idratare gomiti e ginocchia (aiuta a far aderire meglio il prodotto in queste zone, di solito più secche)

. Fare l’applicazione la sera, prima di andare a dormire e usare lenzuola scure o colorate. Anche i migliori prodotti lasciano sempre qualche residuo, infatti non è consigliabile rivestirsi subito.

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. In molti casi l’effetto finale si ha dopo 8/9 ore, anche per questo vi consiglio di farlo prima di andare a letto: sapete che soddisfazione svegliarsi, guardarsi allo specchio e vedersi abbronzate! Provare per credere

. Usare il guanto apposito durante l’applicazione o se non l’avete i guanti in lattice. Io prima di farlo a mani nude ho usato anche quelli, oppure una di quelle spugnette gialle per struccarsi. In ogni caso lavare bene le mani.

. In caso di emergenza macchia imprevista in qualche parte del corpo, no panico. Prendete un batuffolo di cotone imbevuto di succo di limone, la macchia si attenuerà moltissimo. Oppure il mix di succo di limone e bicarbonato per un effetto più forte!

. Per la schiena e la parte posteriore delle gambe, fatevi aiutare, per quanto siate snodate, non riuscirete mai a vedere per bene dove manca il prodotto ed a stenderlo in maniera omogenea.

. Autoabbronzante non significa pelle abbronzata o protetta dal sole, il filtro solare va sempre e comunque applicato.


Cosa ne penso.

C’è, chi ancora crede che “autoabbronzante” sia sinonimo di pelle arancione e chiazze di colore.
Io credo che ormai questa fase sia passata. Le formulazioni dei prodotti sono nettamente migliorate lasciando sulla pelle, un colore dal dorato a tonalità più intense a seconda del tipo di prodotto e dalla frequenza delle applicazioni. Addirittura in molti prodotti non c’è neanche più il classico odore, che non vi so spiegare ma chi ha provato questo genere di prodotti anni fa, sa di cosa parlo.

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Io ho avuto due esperienze con gli autoabbronzanti, nonostante abiti a Livorno e prima andassi al mare 3 mesi di seguito, non ero mai contenta del mio colore.
Ho usato uno spray della Garnier (che non so neanche se esista sempre) per il corpo che faceva il suo lavoro bene ma aveva il classico sgradevole odore, e la crema della Collistar per il viso ed anche questa funzionava veramente bene. Al tempo avevo la pelle del viso molto più grassa e impura, quindi non ho potuto apprezzare al meglio le potenzialità del prodotto.

Dopo anni, comprai al Cosmoprof crema e lozione della Sally Hansen, convinta che servissero a dare colore graduale e duraturo nel tempo ed invece avevano solo effetto temporaneo e sinceramente le ho usate pochissimo con la paura di diventare a macchie, causa caldo e sudore.
So che ora ci sono le versioni water proof.

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Per chi non si abbronza facilmente o chi sta lontano dal mare, sono delle ottime alternative. L’incarnato sano piace a tutte e l’abbronzatura ci fa sembrare più belle ed anche più magre!
L’abbronzatura naturale non la batte nessuno, neanche i lettini abbronzanti, però la crema può essere un opzione da tenere in considerazione e sicuramente più consigliata rispetto alla lampada.
Quindi io sono favorevole, a patto di non esagerare con le applicazioni!

Voi avete mai provato gli autoabbronzanti?

S.

18 pensieri su “Autoabbronzanti & Co. Piccoli trucchetti

  1. Marinella Rauso ha detto:

    nooo io non ho mai provato gli autoabbronzanti…anzi ti dirò di più, quando ero piccola ero fissata con l’abbronzatura, ma di quelle proprio pazze che facevo di tutto per averla perfetta il più possibile. Ora sono divetata una fan della pelle chiara anche se è vero che un po’ di colorito migliora….comunque meglio lasciarsi baciare naturalmente dai raggi del sole, mai senza protezione :).
    felice giornata simo :*

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